Palazzo Cucchiari ospita 30 straordinarie fotografie dedicate all’opera del divino Michelangelo da Aurelio Amendola, uno dei maestri della fotografia contemporanea.
Veri e propri ritratti di sculture famosissime, le fotografie di Amendola guardano i marmi di Michelangelo con occhio nuovo, attento al linguaggio della scultura e alle qualità della materia, ma anche carico di sentimenti e di patos per l’umanità delle figure michelangiolesche.
Marmi straordinari danno vita a forme sinuose delle quali Amendola non solo esalta i particolari anatomici, ma riesce a far sentire anche i palpiti dell’epidermide, a suggerire l’impulso vitale di corpi, solo momentaneamente, direbbe Michelangelo, imprigionati “in pietra alpestra e dura”.
Il tutto senza alcun artificio, nell’elegante semplicità delle immagini in bianco e nero, dove interagiscono perfettamente la mano di Michelangelo e lo straordinario sentimento della luce di Amendola.
La mostra sarà ospitata sotto Le Volte del piano seminterrato del Palazzo, di cui è stato ultimato il restauro e che viene aperto al pubblico per la prima volta.
Anche per questo il percorso espositivo risulta particolarmente suggestivo, in grado di far assaporare fino in fondo le principali sculture del grande maestro del Rinascimento, con particolari della Sacrestia Nuova di San Lorenzo, tra cui i mirabili ritratti di Giuliano e Lorenzo de’ Medici, e poi le tre Pietà, quella di San Pietro, la Pietà Bandini e la Pietà Rondanini, insieme ai preziosi ritratti del David e del Mosè, e ancora gli Schiavi del Louvre e quelli della Galleria dell’Accademia di Firenze, l’Adlescente dell’Ermitage e l’Arciere del Metropolitan di New York.
Nell’arco della sua lunga carriera, Aurelio Amendola (Pistoia, 1938) si è dedicato in special modo alla fotografia di scultura, documentando l’opera dei grandi maestri italiani del Rinascimento come Jacopo della Quercia, Donatello e Michelangelo e fotografando capolavori dell’arte toscana come il pulpito di Giovanni Pisano e il fregio robbiano dell’Ospedale del Ceppo a Pistoia, Santa Maria della Spina e il Battistero a Pisa.
Nel 1994 è stato insignito del premio Oscar Goldoni per il volume fotografico Un occhio su Michelangelo, dedicato alla cappella medicea di San Lorenzo a Firenze. Nel 1997 gli è stato conferito il premio alla carriera Cino da Pistoia e dieci anni più tardi è stato il primo fotografo ad essere invitato dal museo Hermitage di San Pietroburgo, con una mostra dedicata alle sculture di Michelangelo.
Grazie alle sue frequentazioni con gli artisti, Amendola ha collezionato anche un’ampia galleria di ritratti dei più noti autori del secolo scorso, da De Chirico a Lichtenstein, da Pomodoro a Schifano, da Kosuth a Warhol. Ha realizzato inoltre svariate monografie dedicate ai maggiori scultori e pittori del Novecento, tra cui quelle su Marino Marini, Kounellis e Burri.
In Italia le sue fotografie sono state esposte all’Accademia di Francia nel 1990, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro nel 2005, al Castello di Rivoli nel 2008 e in occasione della 54a Biennale di Venezia nel 2011.
Tra le sue ultime esposizioni si segnalano:
“Burri e Pistoia. La Collezione Gori e le fotografie di Amendola” al Palazzo Sozzifanti di Pistoia, nel 2015 e “Andy Warhol fotografato da Aurelio Amendola. New York 1977 e 1986” in mostra al Museo degli Uffizi di Firenze dal 4 marzo al 10 aprile 2016
dal 20 marzo al 12 giugno 2016
ingresso gratuito
PALAZZO CUCCHIARI
Via Cucchiari 1
54033 Carrara
Tel: 0585 72355
Mail: info@palazzocucchiari.it